M. Michel, l’Unione europea è zoppa. Dobbiamo rafforzarle la gamba europea!
Risposta al Presidente del Consiglio europeo dopo il sofagate di Ankara
Molto è stato già detto e scritto di quel che è avvenuto ad Ankara il 6 aprile quando la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno incontrato il capo dello Stato turco Recep Tayyip Erdogan per riaprire il dialogo fra l’Unione europea e la Repubblica di Turchia sulla “agenda positiva” auspicata dal Consiglio europeo del 25 marzo.
L'UE come attore globale?
Associare il “protagonismo” europeo alla dimensione globale è quanto mai difficile in questo momento di estrema vulnerabilità interna all'azione dell'UE, presa da una parte a “lottare” coi mezzi che ha a disposizione contro la crisi economica e sanitaria e dall'altra a darsi un ordine più compiuto ed efficace (presumibilmente efficiente) con la programmata Conferenza sul futuro dell'Europa.
Verso una svolta “sociale” dell’Unione europea? Incontri pubblici sul futuro d’Europa
Quali spazi politici, istituzionali e di mobilitazione per un’Europa sociale, finalmente solidale e cooperativa tra individui, società e istituzioni pubbliche? Questa è la sfida decisiva per aggiornare ed estendere il “modello sociale europeo” di protezione e garanzia delle cittadinanze, tanto più dentro e contro la pandemia, quindi con attenzione alla centralità dell’ambiente e della questione ecologica, con la rivoluzione digitale nella quale siamo immersi.
Una Conferenza per rivitalizzare il processo di integrazione europea
La Commissione europea ritiene ora più importante che mai avviare il dibattito sulla Conferenza sul futuro dell'Europa; lo aveva preannuciato a ottobre dello scorso anno nel suo programma per il 2021. La Conferenza è (o potrebbe essere) per tutto il movimento per la costruzione degli Stati uniti d'Europa, un motivo di rinnovamento del messaggio contenuto nel Manifesto di Ventotene, oggi ancor più rilevante, a 80 anni dalla redazione.
Le questioni sollevate nel corso dell'ultimo anno – dalla necessità di un'Unione sanitaria europea più forte ai cambiamenti duraturi che la pandemia può imprimere sul nostro modo di vivere insieme – possono essere affrontate solo se tutti hanno la possibilità di esprimersi e attingendo a tutte le nostre esperienze e competenze comuni.
Perché abbiamo perso l'Europa e come possiamo riprendercela
Spinto alla ricerca di una soluzione troppe volte auspicata ma mai davvero praticata, Francesco Saraceno ha realizzato (per le edizioni Luiss University Press, settembre 2020) il volume “La Riconquista” con un sottotitolo estremamente chiaro: perché abbiamo perso l'Europa e come possiamo riprendercela.
Saraceno è professore di macroeconomia internazionale ed europea a Sciences Po e alla Luiss, nonché vicedirettore dell’OFCE, l’osservatorio francese di congiunture economiche, e membro del comitato scientifico della Luiss School of European Political Economy. Ha pubblicato La scienza inutile. Tutto quello che non abbiamo voluto imparare dall’economia (Luiss University Press, 2018) e, appunto “La Riconquista”.