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Europa in Movimento

| Verso un'Europa federale e solidale

MobilitAzioni

Uniting Federalists to respond to global challenges

The world is confronted with the resurrection of nationalism, which returns in new shapes, that of sovereignism and populism, the lack of mutual confidence between the protagonists of world politics, which generates arms race, the covid-19 pandemics together with other global challenges such as climate change, the shift of decision making power from states to multinational finance and corporations, increasing economic and social inequalities, the international organized crime and terrorism, migrations, deforestation, overpopulation, depletion of natural resources, environmental catastrophes and so on.

In spite of the difficulties that both the UEF and the WFM are facing, it seems to us that a new favourable trend has started in world politics after the defeat of sovereignism in the European and American elections in 2019 and 2020 and the proposals advanced by the G20 for a global minimum corporate tax and an allocation of IMF Special Drawing Rights (SDR), which are provisions similar to the EU Recovery Plan conceived to fight the pandemic, to finance the digital and environmental transition and to assign to the low income countries and first of all the African Union a conspicuous amount of resources.

The global dimension of  the above-mentioned challenges suggests that the time is ripe to overcome the division of federalists, which dates back to their foundation. However, we do not start from point zero, as the UEF is associated member of WFM. If European and World federalists combat together those challenges, their commitment will be more effective. United we will be stronger.

As the UEF and WFM Congresses are approaching, we would like to transmit this message in order to create a contact group with the following tasks:

- disseminating the watchword “United we will be stronger”;

- starting a debate on a common strategy of European and World federalists to be proposed to their respective legitimate organs.

Those who agree to start this discussion are invited to reply to:  info@europainmovimento.eu

The appeal for the Union of Federalists can be found here: http://europainmovimento.eu/mobilitazioni/appeal-for-the-union-of-federalists.html

- Individual supporters:

Luca Alfieri, Young World Federalists (YWF)
Bernard Barthalay, Economist, President of Power Europe
Keith Best, Executive Chair World Federalist Movement/Institute for Global Policy
Brando Benifei, MEP and President of Spinelli Group 
Jean-Francis Billion, UEF France Vice-President, President of Presse fédéraliste,  Chief Editor of Fédéchoses
Andreas Bummel, Co-founder and Director of Democracy Without Borders and the UNPA Campaign
Alain Calmes, President of UEF Luxembourg
James Christie, Ambassador, Canadian Multifaith Council; Past Chair, Council WFM; Past President, WFM-Canada
Michele Ciavarini Azzi, President of UEF Belgium 
Pier Virgilio Dastoli, President of European Movement in Italy
Noé Dethier, President of UEF Auvergne-Rhône-Alpes 
Chloé Fabre, UEF Paris et Île de France President
Bob Flax, Executive Director, Citizens for Global Solutions
Daphne Gogou, Vice-President of UEF-Greece
Fernando Iglesias, President of WFM, Member of the Chamber of Deputies of Argentina
Ivo Kaplan, Secretary-General of the UEF-Czech Republic
Philippe Laurette, Co-founder of Power Europe, General Delegate of Europe and Companies
Lucio Levi, Former President of MFE-Italy, Editor of The Federalist Debate
Pilar Llorente de Azua, UEF Federal Committee
Camila Lopez Badra, Executive Director of Democracia Global
Eston McKeague, Executive Director of the YWF
Tomás Molina, President of Democracy Without Borders - Spain
Guido Montani, Former President of MFE-Italy and Vice-President of UEF
Adeline Morais Afonso, National Board of UEF-France
Eszter Nagy, Secretary of UEF-Hungary
Ophélie Omnes, President of UEF-France
Alejandro Peinado, General Secretary of UEF Spain
Silvia Romano, General Secretary of UEF Paris Île-de-France
Domènec Ruiz Devesa, MEP and Vice President of UEF
Nicola Vallinoto, WFM, Editor of the International Democracy Newsletter
Catherine Vieilledent, Secretary-General of UEF Group Europe
John Vlasto, Democracy Without Borders (UK Associate), One World Trust (Trustee), Young World Federalists (Adviser)
Fergus Watt, Executive Director WFM Canada

- Organizations:

Democracia Global
Democracy Without Borders
Young World Federalists
UEF France 
UEF Paris Ile de France, General Assembly

 

 

UEF Paris Ile de France, General Assembly

Information Campaign on Europe - filone: media ingannevoli

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Perché chiediamo di esporre la bandiera europea? Perché la Resistenza non è stato solo un fenomeno italiano, ma ha avuto dimensioni europee. La Resistenza è stata un movimento di liberazione che ha combattuto contro un nemico comune, la Germania nazista e il suo alleato, l'Italia fascista. E' stata un movimento che puntava a sconfiggere il tentativo della Germania di trasformarsi in un impero europeo. Il movimento di liberazione ha combattuto contro il nazionalismo, che ha rappresentato una caratteristica comune a tutti i regimi fascisti. In questo modo ha creato un clima di opinione favorevole al superamento degli Stati nazionali e all'unità europea.

Tuttavia i movimenti federalisti rappresentarono una piccola minoranza nel vasto schieramento delle forze politiche antifasciste. Il Manifesto di Ventotene, che è riconosciuto come uno dei documenti più significativi della letteratura antifascista ed è considerato come l'espressione più compiuta della Resistenza europea, è stato firmato solo da quattro o cinque degli ottocento confinati sull'isola. Mentre tutti pensavano che il compito del dopoguerra sarebbe stato la ricostruzione dei vecchi Stati nazionali, Spinelli proponeva una nuova visione della storia e della politica, che, partendo dall'ipotesi che gli Stati nazionali avessero esaurito il loro ciclo storico, considerava la federazione europea come l'unica vera alternativa all'illusione del rinnovamento degli Stati nazionali. La pace attraverso la federazione doveva essere, secondo questa visione, l'obiettivo prioritario della politica del dopoguerra.

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Sabato 25 gennaio 2020 giornata di mobilitazione internazionale per la pace

Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!

contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.

Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni. Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa.

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Sabato 25 gennaio 2020 | Giornata di mobilitazione internazionale per la pace

Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!’

Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti

Sabato 25 Gennaio saremo tanti in Italia e nel mondo ad occupare le piazze per chiedere alle istituzioni, ai politici, ai grandi della terra di fermare le guerre, di disarmare l’economia, di rispettare e di ascoltare le voci e le legittime richieste dei popoli in rivolta per la pace, la democrazia e la giustizia sociale in medio oriente e nel resto del mondo.

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