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Europa in Movimento

| Verso un'Europa federale e solidale

Italia

Matteo Renzi presenta le priorità della presidenza italiana all'Europarlamento

“Io non faccio una battaglia contro l'Europa, a differenza di quello che scrivono alcuni commentatori. Io faccio una battaglia per l'Europa. Ma l'Europa del sociale, della cultura, dell'innovazione, dell'occupazione. Non solo l'Europa dei numeri, dei parametri, dei vincoli. Tutto qui. Così facendo difendo l'interesse dell'Italia, certo. Ma difendo anche la dignità dell'Europa.” (Matteo Renzi, Enews 406, 21/12/2005).

Messa così, chi può dargli torto? Sono le stesse argomentazioni che spingono nell’azione quella nebulosa altermondialista a cui si richiamano vari alfieri della sinistra europea detta radicale. Questi fanno propria una narrazione basata sulla critica all’Europa esistente, considerata liberista e ad esclusivo beneficio di banchieri, delle burocrazie e delle multinazionali.

https://it.wikipedia.org/wiki/New_Deal#/media/File:Signing_Of_The_Social_Security_Act.jpg

di Salvatore Sinagra

Ad un incontro organizzato da Nomisma a Bologna il governatore di Bankitalia ha fatto due affermazioni importanti: ha detto che l’Unione Europea ha la necessità di acquisire una dimensione politica ed ha aggiunto che i progressi tecnologici che si stanno registrando in questi anni nel breve periodo avranno ricadute negative sull’occupazione che devono essere gestite. Sul versante politico Visco non parla di particolari, ma esprime una visione. L’architettura istituzionale dell’Unione Europea a suo parere non consente di rispondere alle sfide della globalizzazione.

Mario Draghi

di Salvatore Sinagra*

Negli ultimi giorni di ottobre sono apparsi su giornali di tiratura nazionale due contributi molto interessanti per i federalisti. Il 25 ottobre Guido Rossi ha scritto un editoriale per Il Sole 24 Ore dal titolo "Se torna la voglia di un’Europa unita e federale";(1) il giorno successivo Lucrezia Reichlin ha scritto per il Corriere della Sera La ripresa non aspetta i governi.(2) Se l’articolo di Rossi è dichiaratamente federalista, anche se con qualche necessità di chiarimenti, quello di Reichlin non lo è, tuttavia pone sul tavolo alcune questioni dirimenti per l’Unione Europea, l’Euro e non solo.

Il gruppo dei seminaristi di Ventotene 2015

di Eleonora Vasques*

Venerdì 4 settembre si è concluso il seminario nazionale sul federalismo europeo nell'isola di Ventotene, ormai patria dell'ideale federalista da più di 72 anni.
Ottanta ragazzi, sette sessioni di seminario e tanto lavoro.
Parallelamente al seminario nazionale si è svolto quello internazionale di cui meglio ci parlerà Simone Cuozzo nell'articolo che seguirà.

il gruppo dei seminaristi nell'aula

di Simone Cuozzo*

Era il mio primo seminario federalista. Seminario che l’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli organizza annualmente sull’Isola di Ventotene. Uno scenario quasi mistico per chi crede nell’idea, oramai, sempre più necessaria, della Federazione Europea.

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