Meeting del Basic Income Network – Italia
Venerdì 10 novembre – Roma
ore 11-13.30, in Aula Verra, Facoltà di Lettere e Filosofia (piano terra)
Università Roma Tre, via Ostiense 234 – Ostiense, Roma
ore 17.30-20.00, presso Moby Dick – Biblioteca Hub culturale
Via Edgardo Ferrati, 3 – Garbatella, Roma
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Venerdì 10 novembre 2017 l'associazione italiana per il reddito di base Basic Income Network – Italia organizza una giornata-evento di discussione in favore del reddito di base, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, anche del filosofo ed economista belga Philippe Van Parijs (Bruxelles, 1951), presidente della rete mondiale BIEN (Basic Income Earth Network), sostenitore dell'introduzione di un reddito di base e Autore, insieme con Yannick Vanderborght, di un volume in uscita in questi giorni in Italia: Il reddito di base (Il Mulino).
Il reddito di base è un trasferimento monetario universale e incondizionato in favore delle persone. Strumento di redistribuzione delle ricchezze socialmente prodotte e di aggiornamento dei sistemi di protezione sociale e del Welfare, sostegno per la libera scelta e autodeterminazione delle persone, è oggi una delle proposte più discusse al mondo. Basti ricordare, accanto al libro di Van Parijs, quello di Paul Mason, Postcapitalismo (Il Saggiatore, 2016) che partendo dalle analisi sul general intellect di Marx afferma l'urgenza di un reddito di base nella visione post-capitalistica dell'innovazione sociale e tecnologica, quindi Rutger Bregman, Utopia per realisti (Feltrinelli, 2017, ma del 2015), che recuperando le intuizioni più radicali di Keynes tiene insieme reddito di base, settimana lavorativa di 15 ore, confini aperti, o le parole favorevoli all'introduzione di un reddito di base utilizzate da Zygmunt Bauman nel suo libro-testamento Retropia (Laterza, 2017).
Il reddito di base, inoltre, da qualche anno sta vedendo il proliferare di sperimentazioni in diversi luoghi del pianeta: dall’India al Kenya, dalla Finlandia al Canada, dalla città di Barcellona a numerosi comuni in Olanda, solo per citarne alcuni.
Ma è dentro l'attuale quarta rivoluzione industriale, quella che dal digitale giunge all'automazione, alla robotica, all'intelligenza artificiale, nella vita messa al lavoro dall'algoritmo nelle piattaforme digitali e nella “democrazia delle emozioni” e dei Big Data, che il reddito di base è pensato come “assicurazione sociale universale al tempo dei robot”, come strumento per inventare il futuro, per riprendere il titolo di un bel libro ancora non tradotto in italiano di Nick Srnicek e Alex Williams, Inventing the future. Postcapitalism and a World Without Work (Verso, 2015), dove si afferma l'urgenza di una piena automazione delle forme del lavoro con maggiore sfruttamento e un reddito di base universale e incondizionato.
Dentro questa “nuova grande trasformazione”, l'associazione Basic Income Network – Italia, rete italiana per il reddito di base composta da oltre 300 soci e nodo della rete mondiale BIEN, che dal 2008 promuove dibattiti, ricerche, incontri e attività in favore dell'introduzione di un reddito di base anche nel nostro Paese, organizza a Roma, il 10 novembre, un meeting in cui affrontare il tema del reddito di base come garanzia universale contro impoverimento ed esclusione sociale e per sostenere una società più equa, solidale, innovativa. Quella del reddito di base è una sfida e una rivoluzione culturale italiana, europea e globale, che permette di ripensare il modello sociale europeo e l'impoverimento generalizzato che attraversa il vecchio Continente, generando insicurezze, paure e quindi nuovi nazionalismi e xenofobia. Per questo motivo il reddito di base, può essere la proposta concreta per pensare il XXI secolo fuori dai ricatti della povertà, dell'esclusione sociale, del lavoro impoverito, sempre meno retribuito e sempre più insicuro.
Il 10 novembre chiamiamo a discutere di questa proposta anche Chiara Saraceno, tra le principali studiose di povertà e inclusione sociale, della quale ricordiamo Il lavoro non basta (Feltrinelli), il filosofo Giacomo Marramao, già autore dei celebri Passaggio a Occidente e Dopo il Leviatano, entrambi Bollati Boringhieri, tradotti in diverse lingue, quindi l'economista Andrea Fumagalli, da sempre analista e studioso del reddito di base, anche con i libri Bioeconomia e capitalismo cognitivo (Franco Angeli) e Grateful Dead Economy (AgenziaX).
Per realizzare l’evento e le attività dell’Associazione Basic Income Network – Italia abbiamo dato vita ad una raccolta fondi online. Cliccando qui si può fare una libera donazione.
Coloro che sosterranno il Basic Income Network – Italia con un contributo di almeno 50 euro, riceveranno a domicilio il libro che raccoglie 14 interventi ed è curato dallo stesso Basic Income Network – Italia, Reddito garantito e innovazione tecnologica. Tra algoritmi e robotica, Asterios Editore, giugno 2017 (prezzo di listino di € 17,00). Clicca qui e qui per sapere di più del libro.
Questo il programma nella sua interezza:
Ore 11:00 – Aula Verra
Facoltà di Lettere e Filosofia (piano terra), Università Roma Tre, via Ostiense 234
Robotica, intelligenza artificiale, futuro del lavoro e reddito garantito
Introduce e modera:
Luca Santini, Presidente del Basic Income Network – Italia.
Intervengono:
Andrea Fumagalli, Università di Pavia
Giacomo Marramao, Università Roma Tre
Chiara Saraceno, Collegio Carlo Alberto, Università di Torino
Ore 17:30 – Moby Dick Biblioteca Hub culturale
Via Edgardo Ferrati, 3 – Garbatella, Roma.
Il reddito di base: una proposta per il XXI secolo
Introduce
Rachele Serino, Vice Presidente del Basic Income Network – Italia
Lectio magistralis
Philippe Van Parijs, Basic Income Earth Network – Université Catholique de Louvain
Contatti stampa:
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