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Europa in Movimento

| Verso un'Europa federale e solidale

La delegazione federalista ospite da Gazebo

In continuità con la mobilitazione del 30 gennaio, in occasione della storica visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sull’isola di Ventotene, la Sezione “Altiero Spinelli” di Roma del MFE e della GFE ha organizzato e coordinato una nuova manifestazione, mercoledì 17 febbraio, davanti alla Camera dei deputati.

Nell’Aula di Palazzo Montecitorio si discuteva alla presenza di Renzi, la posizione del governo italiano in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio sul negoziato con il Regno Unito per evitare la Brexit e sulla crisi dei rifugiati.

 

Sul tema della gestione della crisi dei rifugiati si paventava, e purtroppo il rischio esiste ancora oggi, la sospensione da parte del Consiglio Europeo della normativa Schengen per almeno due anni, da cui ovviamente deriverebbe la reintroduzione delle dogane nel territorio Ue e la forte limitazione della libertà di movimento delle persone. Vista la paura e la sfiducia che regna tra gli Stati questa sospensione difficilmente verrebbe rimossa al termine del biennio e ciò comporterebbe la morte di uno dei maggiori successi dell’integrazione europea, nonché un grave danno verso i cittadini europei nel godimento dei propri diritti oramai consolidati.

Per questo motivo, In continuità con l’Action Week nazionale del MFE e riprendendo il tema centrale dell’azione paneuropea della JEF Europe di inizio febbraio, lo slogan centrale della manifestazione è stato #DontTouchMySchengen, che ben riassume la volontà di salvaguardare i diritti garantiti dall’abolizione delle frontiere intraeuropee ma significa anche chiedere un completamento della normativa, laddove si prevede la creazione di una vera frontiera esterna comune, gestita dall’Unione e non dai singoli Stati. Una frontiera esterna, che deve essere gestita nel pieno rispetto del diritto europeo ed internazionale, accompagnata da una politica migratoria ed una politica d’asilo comuni che favoriscano ingressi dei migranti e richiedenti asilo attraverso canali legali ed umanitari per una loro redistribuzione ed integrazione all’interno dell’Ue.

Per l’intero pomeriggio di mercoledì, circa quaranta persone tra militanti federalisti romani MFE e GFE, rappresentanti provenienti da altre sezioni italiane, come il Vice segretario nazionale MFE, Michele Ballerin e il segretario della GFE Firenze, nonché membro del board nazionale della GFE, Morgana Signorini, e diversi simpatizzanti, hanno partecipato al presidio in piazza Montecitorio con bandiere federaliste ed europee e striscioni con slogan come “Don’T Touch My Schengen”, “Vogliamo gli Stati Uniti d’Europa” e “L’Europa non cade dal cielo”.

Al presidio federalista hanno aderito e partecipato attivamente anche altre associazioni, quali Alternativa Europea, ALDE Party, LIDU e la Rete degli Studenti Medi, riunendo così in un unico presidio una convergenza di sigle legate ai mondi della cultura, della scuola, della politica e delle Onlus.

Nel corso del pomeriggio, una delegazione federalista è stata ricevuta dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha condiviso lo spirito ed il contenuto della nostra azione. In quest’occasione la Presidente ha ricevuto dalla sezione di Roma la tessera onoraria del MFE, come riconoscimento ed apprezzamento da parte dei federalisti europei per una linea politica netta, corroborata da numerosi interventi pubblici, a favore degli Stati Uniti d’Europa. In questo senso la Presidente Boldrini si è attivata in prima persona per rilanciare il processo d’integrazione politica dell’Europa, con la Dichiarazione “Più integrazione europea: una strada da percorrere”, condivisa e sottoscritta finora da undici Presidenti delle Camere basse di altrettanti Stati membri. In seguito ha lanciato una consultazione pubblica online tra i cittadini europei chiedendo loro di esprimersi su quale futuro immaginano per l’Europa. La Presidente, utilizzando i suoi canali social ufficiali ha rilanciato e favorito la diffusione della nostra manifestazione e del messaggio che intendevamo lanciare all’esterno.

Molti parlamentari ed esponenti politici sono venuti al presidio, esprimendo vicinanza e supporto alla nostra azione. In particolare molti di loro hanno voluto testimoniare tale vicinanza, firmando il nostro cartellone "Don't Touch My Schengen". Tra gli intervenuti ricordiamo: Luciano Vecchi (PD), Marco Piantini (Consigliere personale di Renzi su Affari Europei), Franco Giordano (SEL), Andrea Romano (PD), Paolo Gandolfi (PD), Sandra Zampa (PD), Lia Quartapelle (PD) e Benedetto Della Vedova (Sottosegretario agli Affari esteri).

Numerosi sono poi stati quegli esponenti politici che pur non potendo intervenire direttamente al presidio perché fuori Roma o impegnati in aula, si sono dimostrati sensibili e vicini al tema sollevato nella manifestazione, aiutandoci nell'organizzazione e nella diffusione dell'evento. Questo da un lato ci può dare un qualche segnale di ottimismo, in un momento molto difficile per l’Europa, dall’altro ci fa comprendere come sia necessario lanciare messaggi chiari e raccogliere un consenso nelle battaglie da portare avanti per ottenere una maggiore base di supporto. Lavorando così si può costruire un consenso anche su battaglie, i cui messaggi si mostrano più complessi e più difficili da veicolare.

Una componente importante per il successo di manifestazioni come questa, sta nel coinvolgimento dei media e nella capacità di riuscire a far arrivare all’esterno le proposte federaliste. Nel corso dell’evento siamo stati seguiti dalla televisione "Liberi TV", che ha realizzato un video della manifestazione.

Sulla scia della manifestazione di Ventotene, dove l’esposizione mediatica di cui abbiamo beneficiato era un riflesso della presenza del Presidente del Consiglio, che grazie alla conoscenza del luogo e ad una buona organizzazione siamo riusciti a sfruttare al meglio, la rete di contatti costruita e una piccola esperienza maturata sul campo ci hanno permesso di avere una risonanza mediatica propriamente nostra. La trasmissione di RaiTre, Gazebo, che ci aveva dato grande spazio e visibilità durante la manifestazione di Ventotene è tornata a seguirci, ovviamente sempre con il suo profilo satirico e disincantato, rispettando però il tema affrontato e incuriosita dalle modalità con cui lo trasmettevamo.

Alla fine i “fulminati di #Schengenschengen”, come siamo stati simpaticamente definiti dal conduttore Diego Bianchi, in arte “Zoro”, che non lesina stoccate e battute a politici e personaggi della scena mediatica italiana, sono riusciti a riscuotere un eco mediatica che non avevano in passato.

I federalisti europei con la mobilitazione DontTouchMySchengen, hanno così goduto di un secondo passaggio televisivo andato in onda a Gazebo nella puntata di giovedì 18 febbraio. Una piccola delegazione romana ha partecipato alla trasmissione, andando direttamente in studio. Pur non riuscendo ad intervenire, ha comunque incontrato il conduttore ed i protagonisti principali della trasmissione, che hanno dato il loro sostegno all'iniziativa, rilanciando foto e commenti della manifestazione sui social network della trasmissione, aumentando di molto la nostra visibilità.

Da Ventotene a oggi, le azioni ed il messaggio sulla necessità di salvaguardare Schengen e dare una svolta europea, se non federale, alla gestione della crisi dei migranti, hanno avuto una risonanza ed un'attenzione politica e mediatica insolite per i trascorsi del passato e sulla quale si può costruire per il futuro. 

Considerando purtroppo il risultato negativo del Consiglio Europeo e l'incapacità, ancora una volta, mostrata dagli Stati nazionali di mettere da parte egoismi nazionalistici ed agire con spirito europeo, non possiamo desistere, ma dobbiamo continuare a farci sentire all'esterno, portando le nostre proposte all’attenzione dell’opinione pubblica. Solo così lavoreremo efficacemente per costruire la strada per una maggiore consapevolezza dei cittadini europei e della classe politica sull'urgente necessità di un'Europa politica, unita in una federazione. L’unica strada per garantire all’Europa un futuro, che non sia la sua progressiva dissoluzione.

Per i federalisti in questa situazione di grande complessità e difficoltà, in cui sembrano mancare visioni del futuro e messaggi positivi, “c’è spazio”, come dicono a Gazebo, … tutto sta nella nostra capacità di saperlo sfruttare.

 

- Interviste di LiberiTV

http://www.liberi.tv/webtv/tag/dont-touch-my-schengen

 

- La puntata di Gazebo con il passaggio sulla manifestazione romana (dal minuto 16:50)

 

Autore
Author: Simone Cuozzo
Bio
Vice Segretario della sezione "Altiero Spinelli" di Roma del Movimento Federalista Europeo. E' anche membro eletto del Comitato Federale della JEF Europe, dove ricopre la carica di Presidente della Commissione Poltica JEF sugli Affari Esteri e l'Europa Globale
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